L'Asia|pagina 2
In inverno il rapporto delle pressioni si inverte: alte nelle fredde terre a nord del corrugamento centrale, basse sugli oceani. La corrente a getto si sposta a sud dell'Himalaia, e il monsone di nord-est soffia fresco e secco. Il monsone invernale porta piogge solo sugli arcipelaghi, dopo cioè che si è caricato di umidità passando sopra i mari interni.
L'estate è dunque nell'Asia monsonica la stagione delle piogge: in qualche località esse arrivano a superare nel solo semestre estivo i 12 metri!
La zona monsonica ha una vegetazione lussureggiante, la cui formazione caratteristica è la giungla, vero intrico verde, ricchissimo di legnami pregiati, di palme, di bambù, di liane, di felci, di fiori splendidi. Dove l'umidità è minore si ha la savana con erbe altissime e radi alberi; lungo i corsi d'acqua persiste la foresta (foresta a galleria).
Vivono nella giungla e nella savana tigri, elefanti, scimmie, uccelli dal piumaggio meraviglioso, rettili.
Ad ovest la Penisola Arabica ha un clima arido e caldo, perchè, come vedremo non rientra nell'area di influenza dei monsoni.
A nord della fascia arida che, continuazione di quella africana, si estende dall'Arabia al Gobi, il clima è continentale freddo con scarse precipitazioni, inverni lunghi e rigidissimi e grandi escursioni annue: a Verkojànsk e a Oimièkon, nella Siberia orientale, si sono registrate temperature minime di oltre 70° sotto zero ed escursioni annue superiori ai 100°!
Le zone più settentrionali sono coperte dalla tundra, mentre più a sud si sviluppala taigà, la grande foresta di conifere e altri latifoglie, popolata di lupi, orsi e altri animali da pelliccia.
Principali catene montuose dell'Asia
Le linee a tratto forte che indicano le catene montuose dell'Asia, mettono in evidenza l'andamento nel senso dei paralleli di quelle meridionali, fino al grande arco verso sud nella penisola indocinese, e l'andamento nel senso dei meridiani di quelle orientali.
Una piccola fascia attorno al Mediterraneo e a sud del Mar Caspio gode del clima mediterraneo e ne presenta le caratteristiche formazioni vegetali (macchia, oliveto, eccetera).
In Asia si trovano dunque tutti i tipi di clima, dai più caldi ai più freddi, dai più umidi ai più secchi; vi si trova il polo del freddo, la massima piovosità, la massima escursione.
Le grandi catene montuose centrali sono naturalmente lo spartiacque principale dell'Asia. Ma, a causa della grande estensione del continente e dell'abbondanza di terre aride, circa 1/3 della superficie non ha acque correnti o le scarica in laghi senza emissario.
Il grafico della temperatura e delle precipitazioni di Bombay rappresenta bene le condizioni medie del clima monsonico, l'aumento della temperatura nei mesi secchi che precedono l'arrivo del monsone, il suo diminuire durante la stagione delle piogge (ma sempre entro limiti piuttosto elevati), l'arrivo improvviso delle piogge stesse, le quali, dopo mesi di siccità, raggiungono subito valori che in due mesi superano la media annuale dell'Italia.
I fiumi maggiori che scendono all'Oceano Indiano sono assai ricchi di acque, particolarmente nel semestre estivo. Da ovest essi sono: L'Eufrate e il Tigri che si uniscono prima di sfociare nel Golfo Persico, l'Indo, il Gange che nel delta si unisce col Brahmaputra, l'Iravadi e il Saluèn. Tutti, eccetto i primi due, hanno vastissimi delta; sono anche navigabili per tratti più o meno lunghi.
Sfociano nel Pacifico da sud il Mekòng, il Si-kiang, lo Yang-tse-kiang (o Fiume Azzurro), lo Huàng-ho (o fiume Giallo) e l'Amùr. Sono anch'essi navigabili, ma soggetti a piene catastrofiche.
I fiumi siberiani (Oh, Jenissei, Lena), sono lunghi e ricchi di acque, ma gelati per molti mesi. Ogni anno al disgelo che, a causa della latitudine, avviene prima nell'alto corso, le acque non riescono a defluire e inondano grandi estensioni di terreno.
Nell'Asia russa si trovano anche i maggiori laghi: il Caspio, l'Aràl, il Balkhàsh che sono senza emissario e il Baikàl che occupa la più profonda fossa tettonica della Terra. La massima depressione è invece occupata in Palestina dal Mar Morto e dalla valle del suo emissario, il Giordano.
Principali fiumi dell'Asia
Le aree colorate sono prive di fiumi (aree areiche) o hanno deflusso in bacini interni (endoreiche). Le aree che scaricano le acque in mare (esoreiche) occupano solo 2/3 della superficie totale. Anche ad occhio si vede che il versante del Mar Glaciale Artico è il più esteso.
Il Medio Oriente
La carta geografica del Medio Oriente ci mostra estese penisole, mari che si insinuano profondamente tra le terre, laghi numerosi e tra questi il più vasto del mondo, il Mar Caspio; solo l'Afghanistàn e una piccola parte dell'Iràn distano da mare più di 600 km. Eppure l'aridità è uno dei caratteri distintivi di questa parte dell'Asia.
I mari infatti che la circondano sono poco estesi, come il Mar Nero, il Mar Egeo, il Mar del Levante, il Mar Rosso e i Golfi di Omàn e Persico (quest'ultimo è anche basso: non supera i 100 metri di profondità). Solo la parte sud-orientale dell'Arabia è bagnata dall'Oceano Indiano, che ivi ha nome di Mare Aràbico.
Inoltre i sistemi montuosi, che sono prevalentemente in posizione periferica, ostacolano l'afflusso di masse d'aria umida dal mare: solo brevi fasce costiere ne vengono beneficiate nel versante esterno.
A nord la catena dei Monti Pòntici, che supera i 3000 metri di altitudine, si congiunge ai monti dell'Armènia. Questo massiccio e quello dell'Azerbaigiàn, alti e complessi, raggiungono altitudini superiori ai 5000 metri e chiudono ampi bacini, il cui fondo è spesso occupato da conche lacustri come il Lago di Van in Turchia e il Lago di Urmia in Persia. Ad est si snodano la catena dell'Elbùrs, lunga e stretta, col Monte Demavènd (m 5671) di origine vulcanica, i Monti del Khorassàn, meno elevati, e infine l'Hindukùsh, col quale ormai si arriva al Pamìr, nel cuore del continente, dove il Monte Tiric raggiunge i 7750 metri. Come si vede, una barriera più o meno alta distingue la regione dalle terre dell'Europa sud orientale e dell'Asia centro-occidentale.
A sud l'Asia Minore è bordata dalla catena del Tauro, che ha cime superiori ai 3000 metri; restano così aperte al mare solo le regioni sul Mar Egeo. Esse, come le fasce costiere del Mar Nero e del Mar del Levante, hanno caratteristiche nettamente mediterranee. Invece l'altipiano interno, l'Anatòlia, alto 800-1000 metri, è dominio della steppa, e solo dove è possibile l'irrigazione, dà redditi agricoli apprezzabili. Non tutti i corsi d'acqua sono riusciti ad aprirsi lo sbocco al mare: stagni salmastri, come il Lago di Tus e laghi salati, come quello di Van (3675 kmq, 10 volte il Lago di Garda) raccolgono parte delle acque, le quali altrove evaporano, lasciando il terreno coperto di croste salate. Il solo fiume importante è il Kizil Irmak (950 km), tributario del Mar Nero. Ricordiamo anche il Meandro che scende all'Egeo: le pigre evoluzioni del suo corso hanno dato il nome al fenomeno dei meandri. Il Tigri e l'Eufrate nascono in Turchia, dove però sono solo due impetuosi fiumi di montagna.
continua...